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Bistum Chur

Videobotschaft des Apostolischen Administrators des Bistums Chur, Bischof Peter Bürcher, zum Hohen Donnerstag und zum Karfreitag 2020 / Videomessaggio di Mons. Peter Bürcher, Amministratore apostolico della Diocesi di Coira, Giovedì Santo/Venerdì Santo 2020

Text der Videobotschaft des Apostolischen Administrators des Bistums Chur, Bischof Peter Bürcher, zum Gründonnerstag/Karfreitag 2020

Meine Lieben

Am diesjährigen, wegen des Corona Virus speziellen Gründonnerstag, habe ich für das ganze Bistum Chur das Kranken- und Katechumenenöl sowie das Chrisamöl geweiht. Diese Oele werden in den kommenden Monaten für die Salbung der Kranken und Katechumenen gebraucht. Das Chrisamöl wird für die Taufen, die Firmungen und die Priester-und Bischofsweihe verwendet. Ist das für uns nicht auch ein Zeichen, dass trotz all unserer jetzigen Fragen etwas Neues zum Vorschein kommen wird und uns allen jetzt schon neue Hoffnung schenkt?

Meine Mutter sagte mir oft: «Weisst Du: in der dunkelsten Nacht gibt es immer auch ein kleines Licht!»

Ohne öffentliche Feiern am diesjährigen Gründonnerstag und Karfreitag hören wir das Evangelium von der Passion Christi nach Johannes. Lesen wir es noch einmal zu Hause mit den Kindern!

Wie nach Jesu Tod der Vorhang des Tempels zerriss, lasst uns den Vorhang unseres Herzens öffnen! Dieser Vorhang kann Hass, Wut, Neid und vieles andere heissen. Aber das Licht der Auferstehung Christi zeigt sich bald. «Ich bin das Licht der Welt», sagt Jesus. «Wer mir nachfolgt, der wird nicht wandeln in der Finsternis, sondern wird das Licht des Lebens haben!» (Joh 8,12). Unsere verwundeten Herzen werden am Tisch des Herrn und im Herzen des gekreuzigten Jesu ganz sicher Platz finden. Er ist die Liebe!

Am Kreuz schrie er: «Mein Gott, mein Gott, warum hast du mich verlassen?» Lasst auch uns mit dem Herrn unsere Ungeduld, unsere Bestürzung, unsere Müdigkeit und all unsere Krankheiten beweinen! Bei der diesjährigen Abendmahlsfeier können wir voll Hoffnung und dankend sagen: «Wir rühmen uns des Kreuzes unseres Herrn Jesus Christus. Durch ihn sind wir erlöst und befreit!».

«Schaut», sagt uns Papst Franziskus, «blickt auf den Gekreuzigten! –, an dem sichtbar wird, wie sehr Gott uns geliebt hat».


Traduzione italiana del videomessaggio di Mons. Peter Bürcher, Amministratore apostolico della Diocesi di Coira, Giovedì Santo/Venerdì Santo 2020

Miei cari

Il Giovedì Santo di quest’anno, tutto particolare a causa del coronavirus, ho consacrato l’olio degli infermi, l’olio dei catecumeni e il crisma per tutta la diocesi di Coira. Questi oli saranno utilizzati nei prossimi mesi per l’unzione dei malati e dei catecumeni. Il crisma viene utilizzato per i battesimi, le cresime e l’ordinazione di sacerdoti e vescovi. Non è forse anche per noi un segno che, nonostante tutte le nostre attuali domande, qualcosa di nuovo emergerà e darà a tutti noi una nuova speranza già adesso?

Mia madre mi diceva spesso: «Sai: nella notte più buia c’è sempre un po‘ di luce!»

Senza celebrazioni pubbliche il Giovedì Santo e il Venerdì Santo di quest’anno, ascoltiamo il Vangelo della Passione di Cristo secondo Giovanni. Leggiamola di nuovo a casa insieme ai bambini!

Come dopo la morte di Gesù si squarciò il velo del tempio, apriamo noi il velo del nostro cuore! Questo velo può avere il nome di odio, rabbia, invidia e molte altre cose. Ma la luce della risurrezione di Cristo si mostrerà presto. «Io sono la luce del mondo», dice Gesù. «chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita!» (Giovanni 8,12). I nostri cuori feriti troveranno certamente un posto alla mensa del Signore e nel cuore di Gesù crocifisso. Lui è amore!

Sulla croce gridò: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» Piangiamo anche noi insieme al Signore la nostra impazienza, la nostra costernazione, la nostra stanchezza e tutte le nostre infermità! Alla Cena domini di quest’anno possiamo esclamare pieni di speranza e di gratitudine: «Di null’altro mai ci glorieremo se non della Croce di Gesù Cristo, nostro Signore. Per mezzo di lui siamo stati salvati e liberati».

«Guardate», ci dice papa Francesco, «guardate il Crocifisso! -, misura dell’amore di Dio per noi».