Nelle «Direttive sugli abusi in ambito ecclesiale» della Conferenza dei Vescovi Svizzeri e dell’Unione dei Superiori maggiori religiosi della Svizzera attualmente in vigore, si legge:
«Le diocesi, le comunità e gli ordini religiosi e altre comunità ecclesiali hanno un proprio concetto di prevenzione che fissa i criteri di base per una valutazione adeguata e profes-sionale di prossimità e distanza e che permetta delle relazioni con gli altri rispettose e attente. Questo concetto di prevenzione serve da base all’elaborazione di codici di com-portamento e di modelli di riferimento, degli standard pratici che tengono conto della particolarità di ogni istituzione, servizio e struttura locali.»
Direttive della CVS e dell’Unione dei Superiori maggiori religiosi della Svizzera
Nell’aprile 2019, la diocesi di Coira, insieme ai sette organi di diritto ecclesiastico dei cantoni della diocesi, ha emanato il concetto diocesano di prevenzione. Sulla base dei principi formulati, i responsabili della prevenzione della diocesi hanno elaborato, come previsto, il codice di condotta diocesano. Si tratta dell’attuazione operativa dei modelli di prevenzione nella vita ecclesiale quotidiana. Grazie alle indicazioni in esso formulate, tutti – operatori pastorali, dipendenti della chiesa e fedeli – possono lavorare, muoversi e rea-lizzarsi in un ambiente di fiducia, confidando del fatto che la loro integrità venga rispettata e protetta.
Io fui il primo a firmare il Codice di condotta e sono convinto della qualità di questo stru-mento di prevenzione. Sono egualmente convinto del fatto che il nostro Codice di condotta sia in linea con la nostra fede cattolica.
Nell’attuazione del Codice di condotta non si tratta solo di porre una firma. Si tratta di un confronto con i suoi contenuti, di interiorizzare il suo messaggio e della disponibilità ad assumere un comportamento professionale: libero da qualsiasi tipo di abuso di potere, così come da abusi sessuali e spirituali. Tutte le indicazioni formulate nel Codice di con-dotta perseguono questo obiettivo; un cambiamento nella cultura dell’interazione in am-bito ecclesiale.
Alla luce di quanto esposto, mi aspetto che tutti i collaboratori e le collaboratrici nella cura d’anima, e tutti gli altri collaboratori e collaboratrici nei vari ambiti di lavoro nella Chiesa accolgano il Codice di condotta e si comportino di conseguenza. Se qualcuno vo-lesse apportare una precisazione al momento della sottoscrizione del Codice di condotta, ciò non deve pregiudicarne il carattere vincolante o alterarne arbitrariamente i criteri. De-sidero incoraggiare tutti a sostenere il nostro impegno nella prevenzione. In questo modo, contribuiremo tutti a garantire che la Buona Novella sia proclamata in modo credi-bile e che la nostra fede cattolica raggiunga i cuori delle persone.
Vescovo Joseph Maria Bonnemain
Coira, 15 febbraio 2023